ESPLOSIONI E INFORTUNI CON LE BOMBOLE GPL
Parliamo adesso di infortuni correlati all’uso e allo smaltimento di bombole di gas di petrolio liquefatto. Le esplosioni in un cantiere edile, nel compattamento dei rifiuti e in un container.
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Il primo caso è relativo ad attività in un cantiere edile. Il capocantiere, appena giunto nel cantiere, si reca al primo piano del'immobile dove i lavori edili sono già finiti (manca solo il collegamento dell'impianto elettrico e poche rifiniture). Negli stessi locali è stata lasciata, dal medesimo capocantiere, una bombola di gas GPL con cannello – di tipo per saldature guaine bituminose – ritrovata poi con volantino aperto. La fiamma lasciata accesa dalla sera precedente per asciugare una macchia di umidità, per cause non chiare, si è spenta durante la notte ma ciò ha consentito la fuoriuscita del gas GPL che ha saturato l'ambiente. Ambiente che, tra l'altro, era completamente chiuso dalla recente installazione di infissi a tenuta. Per un innesco ancora non identificato (tra le ipotesi una chiamata al cellulare o una scarica elettrostatica dai vestiti) si verifica l'esplosione nell'ambiente saturo di gas che investe in pieno il lavoratore. Viene sbalzato nel giardino sottostante e travolto e schiacciato da varie macerie di muratura ed anche da una trave doppia in ferro di circa 2 metri che lo ha colpito alla testa. Nell'incidente il lavoratore ha perso immediatamente la vita
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Nel secondo caso un lavoratore sta lavorando autonomamente ad una pressa meccanica per il compattamento di rifiuti metallici. Insieme ai rifiuti è presente una bombola di GPL piena di gas che – a seguito del compattamento – esplode ed un pezzo della stessa colpisce l'infortunato al cranio causandogli lesioni mortali. È evidente il grave errore di una bombola di gas impropriamente messa tra i rifiuti da compattare.
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Infine il terzo caso è relativo all’esplosione di un container per trasporti marittimi, adibito a ricovero attrezzi e materiali vari. Il giorno precedente l’infortunio veniva riposta nel container una bombola di gas GPL da 15 kg con la valvola di chiusura leggermente aperta. Nella notte il gas che fuoriusciva dalla bombola ha saturato il container, depositandosi nella parte inferiore. Il mattino successivo, l’infortunato ha trovato il lucchetto di chiusura dei portelloni bloccato dal ghiaccio, per sbloccarlo ha dato fuoco ad alcuni pezzi di carta. Non appena ha avvicinato la fiamma al lucchetto, ha incendiato il gas che fuoriusciva dalle fessure dei portelloni provocando l’esplosione dell’intero container. Si sottolinea che il container non disponeva di aperture per l’areazione e pertanto era inidoneo al deposito di bombole di gas.
Si deve ricordare innanzitutto che il GPL, una miscela di idrocarburi a basso peso molecolare, proviene dai giacimenti di estrazione del gas metano e del greggio, oppure dalla distillazione del petrolio e viene generalmente commercializzato in bombole o in piccoli serbatoi. Poiché il GPL allo stato gassoso ha una densità superiore a quella dell'aria in caso di fuoriuscite accidentali tende a concentrarsi ristagnando al suolo e nelle cavità, causando situazioni potenzialmente pericolose. Per distribuire e contenere il GPL si utilizzano sia serbatoi che bombole.
Riportiamo quindi alcune informazioni generali relative all’uso delle bombole:
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Una bombola di GPL piena deve contenere al massimo l’80% di liquido e il 20% di vapore;
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La bombola deve essere riempita esclusivamente fino all’80% del suo volume in quanto una bombola riempita completamente può scoppiare;
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Le bombole ad uso domestico devono essere sempre acquistate presso i rivenditori autorizzati;
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É estremamente pericoloso e per questo severamente vietato dalla legge riempire le bombole dai distributori di GPL per auto o con mezzi artigianali. Solo gli stabilimenti autorizzati possono riempire le bombole. Il riempimento abusivo è sanzionato penalmente e con ammenda pecuniaria. La sanzione colpisce direttamente l'utente;
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La bombola vuota non deve essere gettata o abbandonata ma va riconsegnata al rivenditore dal quale si acquista la bombola piena;
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Dopo ogni sostituzione della bombola, eseguire la prova di tenuta degli allacciamenti con acqua saponata (mai con fiamma), prima di provare l'accensione degli apparecchi;
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La bombola deve rimanere sempre verticale, con il rubinetto in alto;
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La sostituzione della bombola deve essere eseguita con il rubinetto chiuso;
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Non bisogna effettuare la sostituzione in presenza di fiamme scintille o apparecchi elettrici in funzione;
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Il tubo flessibile di gomma, di lunghezza non superiore a 1,5 m, deve essere di tipo adatto per GPL, marcato UNI 7140, deve essere controllato frequentemente, non deve presentare strozzature e stiramenti. Va fissato al portagomma con fascetta di sicurezza e deve essere sostituito entro la data stampigliata sul tubo stesso”.
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