DISINFEZIONE AMBIENTALE
Dopo aver visto le diverse specie infestanti è utile guardare alla disinfezione ambientale, per capire che la prevenzione contro i vari parassiti infestanti è fondamentale, al fine di evitare spiacevoli situazioni e dover intervenire solo all’ultimo. La disinfezione è un attività volta a ridurre la maggior parte dei microrganismi, come virus, batteri, funghi e spore così da limitare la possibilità di contrarre infezioni, e la contaminazione degli ambienti; è un attività rivolta ai soli agenti patogeni, mentre la sterilizzazione elimina ogni forma vivente.
Ci sono vari tipi di disinfezione: in primo luogo è giusto differenziare un tipo di disinfezione applicata con mezzi naturali da un tipo caratterizzato invece dal ricorso a mezzi artificiali. Della disinfezione con mezzi naturali fanno parte le disinfezioni che ricorrono all’uso di mezzi fisici (come le radiazioni solari, la temperatura elevata e l’essiccamento) e quelle che invece ricorrono a mezzi biologici (come la diluizione e la concorrenza vitale).
Fanno invece parte della disinfezione con mezzi artificiali la disinfezione fisica (come la pastorizzazione, l’ebollizione e il ricorso a calore umido e vapore) e la disinfezione chimica con agenti disinfettanti (come gli ossidanti e i detergenti). La disinfezione è quindi un aiuto per combattere la possibilità di infestazione, va però tenuto conto che è necessaria un attività di pulizia e manutenzione costanti per far si che la disinfezione svolga appieno il suo ruolo, e ci consenta di stare tranquilli dalle infestazioni dei vari parassiti.
Una volta eseguita la disinfezione è necessaria anche la detersione, cioè il lavaggio con appositi detergenti che servono a eliminare i residui di sporco. La detersione è fondamentale in quanto il suo fallimento renderebbe nullo il processo di disinfezione e si calcola inoltre che la sola disinfezione porti ad eliminare solo il 90% dei germi, mentre con la detersione si può arrivare anche al 99%. Le sostanze ad azione disinfettante si distinguono in: germicidi, che distruggono i microrganismi patogeni, disinfettanti, che inattivano tutti i microrganismi patogeni ma non tutte le forme microbiche e gli antisettici che, formulati per l’uso su cute o tessuto, non possono essere utilizzato per la decontaminazione di oggetti inanimati.
Gli oggetti da disinfettare si distinguono tra: oggetti critici, semicritici e non critici. Gli oggetti critici sono quelli che presentano un alto rischio di contaminazione con qualsiasi microrganismo, come per esempio gli strumenti medici, che devono quindi essere sterilizzati attraverso autoclavi o stufe. Gli oggetti semicritici, per esempio gli strumenti per l’anestesia, non devono contenere microrganismi e per questo necessitano di un alto livello di disinfezione. Gli oggetti non critici sono quelli che di solito vengono a contatto con la cute integra, come i pavimenti e i tavoli per le visite, e che per questo necessitano di una disinfezione di basso livello.
Tra i disinfettanti più utilizzati vi sono l’alcool, i composti a base di cloro e i composti di ammonio quaternario. L’alcool non distrugge le spore batteriche e non può quindi essere utilizzato per sterilizzare per esempio in medicina gli strumenti chirurgici, può però essere impiegato per altre disinfezioni. I composti a base di cloro sono quelli più utilizzati per disinfettare l’acqua, mentre i composti di ammonio quaternario vengono utilizzati in ambito medico ed hanno un’azione funghicida e battericida.
La disinfezione non è importante solo in ambito medico, ma anche in quello alimentare, nelle scuole, nei canili e ovunque vi possa essere la possibilità di dar vita a infezioni o di favorire lo sviluppo di infestazioni. Al fine di mantenere puliti e igienici gli ambienti con cui entriamo abitualmente a contatto, oltre alla disinfezione fondamentale è anche la sanificazione. Con il termine generale di pulizia si intende la rimozione meccanica dello sporco dalle superfici e dagli oggetti, e di solito viene effettuata con l’impiego di detergenti diluiti nell’acqua; con sanificazione si intende invece l’attività che si avvale di detergenti per ridurre il numero di batteri, mantenendo così i livelli igienici di sicurezza.
Per sanitizzazione si intende invece la pulizia con acqua e detergenti, seguiti dall’uso di disinfettanti, per mantenere livelli igienici di sicurezza. La pulizia prevede alcune fasi fa cui: la rimozione meccanica dello sporco, il lavaggio con acqua, la detersione con un detergente idoneo e un risciacquo abbondante, che è fondamentale per ridurre la carica infettante, in quanto acqua e sapone non bastano se non sono seguiti da un abbondante e adeguato risciacquo. È importante che l’ambiente in cui vengono attuate le procedure di pulizia e sanificazione sia areato e che non vi siano persone che non siano addette ai lavori. Solitamente durante le pulizie si utilizzano detergenti per superfici, creme detergenti per i sanitari e i disincrostanti, mentre gli strumenti a cui si deve ricorrere sono i panni di spugna, le scope e gli strumenti per lavare come il sistema MOP (ossia il più conosciuto mocio) e i lavavetri; gli addetti ai lavori devono indossare camicia da lavoro, guanti e scarpe antiscivolo. Dobbiamo ricordare di pulire inoltre, regolarmente, anche il materiale utilizzato per la pulizia dei vari ambienti, in quanto se ciò non avvenisse gli stracci, le spugne e i teli potrebbero diventare veicoli di infezione, smettendo di fare quello che invece è il loro reale compito: pulire e disinfettare; i prodotti dovranno inoltre essere conservati in locali inaccessibili ai non addetti ai lavori.
La corretta pulizia delle superfici dovrebbe ridurre già di per se la presenza di microrganismi; in alcuni casi però vi potrebbero essere delle condizioni per cui la semplice azione detergente potrebbe non funzionare del tutto, è quindi necessario ricorrere all’uso di disinfettanti che servono ad abbassare la concentrazione dei microrganismi patogeni e non. La disinfezione ambientale è però consigliata solo per i punti più critici come le maniglie delle porte dei bagni e le superfici dei sanitari. È fondamentale sapere che le operazioni di pulizia di distinguono in ordinarie e straordinarie. Quelle ordinarie sono quelle che servono a mantenere il livello di igiene degli ambienti, e per questo devono essere ripetute giornalmente, settimanalmente o mensilmente. Quelle straordinarie invece sono quelle che, seppur programmate, si verificano trimestralmente o semestralmente.
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