Va premesso che l'articolo si riferisce a ferite non particolarmente gravi, dove il sanguinamento non è eccessivo e dove non ci sia pericolo di vita per l'infortunato. Se ci si trova di fronte a una ferita grave o estesa, non si è seguito un corso di pronto soccorso e non si è assolutamente sicuri di quello che si sta per fare, è sempre meglio limitarsi a contattare il prima possibile il servizio di primo soccorso e non abbandonare il ferito.
Innanzitutto, esistono vari tipi di ferite. Le abrasioni sono ferite superficiali, da corpo tagliente che colpisce trasversalmente. Le escoriazioni sono ferite da sfregamento contro una superficie ruvida. Ci sono poi le ferite da punta, quelle da taglio, e quelle da punta e da taglio. Le ferite da taglio presentano dei bordi netti, mentre quelle lacere presentano bordi irregolari. Le ferite sono pericolose perché potrebbero infettarsi e perché, se particolarmente estese, l'emorragia conseguente potrebbe causare gravi danni all'infortunato. Dunque, le azioni principali saranno di sterilizzazione, disinfezione e blocco dell'emorragia. Non tentare mai di estrarre corpi estranei dalla ferita, perché questa azione potrebbe aumentare l'emorragia.
Per prima cosa, lavare bene la ferita con abbondante acqua corrente e un sapone neutro, per evitare la contaminazione da parte di corpi estranei quali polvere, terra, ecc. e dagli agenti portatori di infezione che vi si possono trovare. Non usare il cotone per tamponare, dato che questo lascia delle fibre all'interno della ferita e la può infettare. Usate piuttosto un pezzo di garza sterile, per limitare al minimo i rischi di infezione. La garza va fatta passare dall'interno all'esterno della ferita, e va sostituita ad ogni passaggio. Continuare l'operazione di pulizia e disinfezione con acqua ossigenata. Non utilizzare l'alcool: l'alcool non disinfetta, si limita a sgrassare e disidratare la ferita, cosa che riduce il terreno di coltura dei batteri, ma non li elimina. In più, l'alcool a contatto con una ferita aperta provoca bruciore. L'acqua ossigenata, facilissima da reperire e praticamente indolore, va benissimo come disinfettante, grazie alla sua azione ossidante deleteria sui batteri. Ricordatevi di tenere la boccetta al riparo dalla luce del sole e di sostituirla ogni due-tre mesi per essere sicuri che sia sempre efficace. Se non produce bollicine a contatto con la ferita, la sua efficacia disinfettante è praticamente nulla. Dopo la disinfezione con acqua ossigenata si può passare a un disinfettante antisettico incolore e, se l'emorragia ancora non si è fermata, continuare ad applicare l'acqua ossigenata, che ha anche un'azione emostatica. Dopo la disinfezione, si pensa a fermare l'emorragia: coprite la ferita con garze sterili.
Alcuni consigli:
- Non utilizzare mai alcool e tintura di iodio/mercuro-cromo;
- Non mettere mai pomate o polveri direttamente sulla ferita;
- Quando verrà il momento di cambiare la garza, inumiditela con un po' d'acqua ossigenata o di soluzione fisiologica, in modo da ammorbidire il tessuto cicatriziale sottostante e da aiutare il distacco della garza dalla ferita.
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