I SISTEMI DI ANTINTRUSIONE
Fino agli anni settanta del 900 i sistemi di antintrusione venivano utilizzati soprattutto per la protezione di banche e musei. Successivamente l’evoluzione tecnologica a costi contenuti ha permesso una diffusione sempre maggiore fino a consentirne la presenza in quasi tutte le case.
I sistemi di antintrusione possono essere divisi in due grandi famiglie: quelli che comunicano con i fili e quelli che comunicano via radio.
L’utilizzo dei fili o cavi consente una comunicazione più robusta in termini di segnalamento, ma non sempre nelle aree da proteggere è possibile passare con dei cavi, per questo in alternativa vi è la comunicazione via radio. I sensori per rilevare presenze non desiderate vengono posti nei punti strategici di accesso agli edifici, ed essi sono sostanzialmente di due tipi: perimetrali e volumetrici.
Quelli perimetrali vengono posti su porte, finestre e varchi in generale, e servono a segnalare il loro attraversamento indesiderato, quelli volumetrici invece, monitorando gli ambienti, rilevano i movimenti delle presenze indesiderate che si muovono negli ambienti stessi.
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