SEGNALETICA – CARTELLONISTICA
Puntosicurezza propone diverse soluzioni con una segnaletica varia e precisa che si adatta ad ogni esigenza.
SEGNALETICA DI SICUREZZA
Nelle aziende e nei luoghi pubblici sono necessari cartelli e pittogrammi che diano indicazioni di vario genere: obblighi, divieti ed emergenze. Il datore di lavoro deve identificare i pericoli e valutare i rischi. Dove i rischi non siano eliminabili, egli deve predisporre tutte le misure necessarie per evitare e o limitare i rischi stessi al più basso livello possibile. Secondo l'articolo 1 del D.Lgs. 493/96 è necessario che il datore di lavoro selezioni per le proprie necessità relative alla segnaletica, gli strumenti comunicativi più adeguati tra cartelli, segnali luminosi, acustici, gestuali e la comunicazione verbale L'impiego della segnaletica è uno dei momenti di questa opera di prevenzione. Scopo della segnaletica di sicurezza è quello di attirare in modo rapido e facilmente comprensibile l'attenzione su oggetti e situazioni che possono provocare determinati pericoli, ed in particolare:
– vietare comportamenti pericolosi
– avvertire di rischi e/o pericoli le persone esposte
– fornire indicazioni per la sicurezza o il soccorso
– prescrivere comportamenti sicuri ai fini della sicurezza
– indicare ulteriori elementi di prevenzione e sicurezza
SEGNALETICA ADR
ADR è l'acronimo per "european Agreement concerning the international carriage of Dangerous goods by Road", cioè l'accordo europeo riguardante il trasporto internazionale di materiali pericolosi su ruote. I materiali pericolosi trasportati dai mezzi su strada devono essere segnalati con l'apposita segnaletica. Le varie sostanze vengono divise in diverse classi (gas, sostanze infiammabili, sostanze ossidanti, materiali radioattivi, ecc…) ed ogni sostanza pericolosa è abbinata ad un codice univoco UN, che permette il riconoscimento immediato della sostanza, a prescindere dalle differenze linguistiche.
SEGNALETICA STRADALE
La presenza di una segnaletica stradale si è vista necessaria dopo la comparsa delle prime automobili. Inizialmente, i segnali non erano standardizzati, e forma, colore e simboli erano decisi a livello locale.
I primi ad occuparsi di cartellonistica stradale in Italia furono quelli del Touring Club italiano.Nel 1898 si tenne, a Lussemburgo, un congresso internazionale al quale parteciparono 17 associazioni turistiche, e fu in questa occasione che ci si rese conto della necessità di eliminare le indicazioni scritte dai cartelli, per permetterne l'utilizzo anche agli analfabeti e a chi non conoscesse la lingua. 5 anni dopo, il Touring Club Italiano creò una commissione per le segnalazioni stradali, con il compito di stabilire delle indicazioni standardizzate per i vari pericoli incontrati durante la guida.
È solo dopo la prima guerra mondiale che vengono stabilite le forme dei cartelli a seconda della loro funzione: triangolari i cartelli di pericolo, a freccia i cartelli di direzione, circolari quelli di prescrizione, rettangolare negli altri casi. Le varie forme vennero riconosciute dalla Conferenza di Ginevra sono nel 1931.
Dopo la seconda guerra mondiale, si dovette procedere alla reinstallazione della segnaletica stradale, dato che i combattenti avevano eliminato la maggior parte delle indicazioni per impedire l'avanzata nemica. Il nuovo Codice della strada, promulgato nel 1959, stabilì delle regole preciso riguardo la forma, la dimensione e il colore dei nuovi cartelli stradali, e li suddivise in quattro categorie: segnali di pericolo, segnali di divieto, segnali di obbligo e segnali di indicazione. Tali segnali sono rimasti in vigore fino al 1992.
I segnali stradali verticali italiani odierni sono regolati dal Decreto Legislativo 285/1992, e si dividono in 4 categorie:
– segnali di pericolo: hanno una forma di triangolo equilatero con un vertice diretto verso l'alto e di solito hanno uno sfondo bianco con bordo rosso. Essi devono essere installati quando esiste una reale situazione di pericolo sulla strada, non percepibile con tempestività dal conducente.
–segnali di prescrizione: rendono noti divieti, obblighi e limitazioni a cui gli utenti devono uniformarsi. Si dividono a loro volto in segnali: di precedenza ( avvertono gli utenti di dover dare o avere precedenza); di divieto (vietano agli utenti il transito o determinate direzioni di marcia, una manovra, ovvero impongono limitazioni); di obbligo (indicano le norme che i conducenti devono rispettare).
– segnali di indicazione: sono segnali che forniscono agli utenti della strada informazioni utii per la guida e per l'individuazione di itinerari e servizi.
– pannelli integrativi: sono particolari segnali stradali che non si trovano maida soli, ma sono associati ad altri segnali per precisarne il significato.
SEGNALETICA E ATTREZZATTURE PER CANTIERI
I segnali per cantieri sono un particolare tipo di segnaletica stradale temporanea, da utilizzare ogni volta che venga allestito un cantiere. Essi sono generalmente a sfondo giallo, in virtù del fatto che non sono definitivi, ma legati alla durata del cantiere. Questo genere di segnaletica stradale è fondamentale per comunicare ai guidatori che per quel tratto di strada è necessario prestare più attenzione e rispettare in modo più preciso le regole.
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